“Quasimodo” il bosso

Sono entrato in possesso di questo bosso francese nel 2008, mi era piaciuto subito per il suo tronco possente e per quella strana gobba che faceva immaginare il personaggio del romanzo di Victor Hugo “Il gobbo di Notre-Dame”.

Qui sotto la foto scattata nel 2008, quando vidi la pianta e decisi che sarebbe entrata a far parte della mia collezione.

Per i successivi due anni mi sono limitato a “gestire” la pianta, con opportune fertilizzazioni ed innaffiature, attendendo pazientemente che la stessa si “affrancasse” e vegetasse al meglio.

Nel 2010 il bosso è stato rinvasato; dalla ciotola di coltivazione al suo primo vaso bonsai. In quell’occasione ho potuto constatare l’ottimo stato dell’apparato radicale e la splendida base che prima era nascosta sotto la terra!


Al bosso è stato concesso un altro anno di maturazione, fino ad arrivare nel 2011 alla sua prima impostazione, eseguita con la supervisione del mio maestro Alfredo Salaccione nel suo laboratorio alla Bonsailab.

Quasimodo ha continuato a vegetare in maniera ottimale, tanto da permettermi di esporlo in mostra durante la Notte Bianca Oltre il Verde del 29 Settembre 2012!

 

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